Il Vice Direttore del Laboratorio REF Ricerche Samir Traini interviene ad Econmed 2022
EVENTO – 6 aprile 2022 – ore 9.30-13.30
I servizi pubblici del settore idrico, stanno costituendo il motore dell’innovazione tecnologica nelle aziende che curano i servizi nelle ns. città, investendo sempre di più per abitante servito.
QUASI 1,4 MILIARDI DI EURO I FINANZIAMENTI EROGATI DAL REACT EU E DAL PNRR PER LA
RIDUZIONE DELLE PERDITE IDRICHE: ULTIMA CHIAMATA PER IL SERVIZIO IDRICO DEL SUD ITALIA?
In termini di consumi, il settore idrico italiano può dirsi caratterizzato da un divario tra Nord e Sud. Il Nord
del Paese registra i più alti livelli di consumo d’acqua; ciò è dovuto al fatto che la maggior parte delle attività industriali sono presenti in quest’area. Per quanto concerne le dotazioni infrastrutturali di rete fognaria e acquedottistica, il Paese mostra, invece, abbastanza omogeneità sul territorio, anche se si deve considerare che la maggior parte dei comuni privi di rete fognaria si trova nell’area del Mezzogiorno. Il divario territoriale si manifesta però maggiormente per quanto concerne il campo dell’efficienza. Infatti, la percentuale di dispersione idrica varia molto a differenza della zona, alcuni comuni del Sud disperdono in percentuale più del doppio di quelli del Nord. Il 96% circa della popolazione residente nelle Isole abita in province con perdite pari ad almeno il 45% contro il 4% del Nord-ovest. Secondo l’ultimo studio dell’ISTAT ciò ha comportato misure restrittive serie nella distribuzione idrica. A Catania la distribuzione dell’acqua è stata ridotta per fascia oraria per sei giorni nel mese di luglio. A Palermo l’erogazione dell’acqua è stata sospesa nell’arco dell’anno, per 183 giorni, per fascia oraria, soprattutto nelle ore notturne, per consentire il riempimento delle vasche di alimentazione della rete di distribuzione, coinvolgendo l’11,1% dei residenti. A Caltanissetta il 20,8% dei residenti è stato sottoposto a una riduzione o sospensione nell’erogazione dell’acqua per complessivi 211 giorni. A Ragusa si è fatto ricorso a turni di erogazione o sospensione dell’acqua per 75 giorni in alcune zone della città, interessando il 13,9% dei residenti. Le situazioni più critiche ad Agrigento e Trapani, dove l’erogazione dell’acqua è stata sospesa o ridotta in tutti i giorni dell’anno, con turni diversi di erogazione estesi a tutta la popolazione residente.
I dati mostrano che la motivazione principale della dispersione idrica è da ricercarsi nella carenza di
investimenti. L’Italia investe molto al di sotto del livello ottimale e ciò nel tempo ha portato ad avere impianti vetusti ed inefficienti.
Ad affrontare tale situazione arriveranno nel quadriennio 2022-2026 circa 1,4 miliardi € tramite i due
programmi denominati REACT EU (Fondi del Piano Operativo Nazionale Infrastrutture e Reti 2014-2020) e
Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza Avviso M2C4 – I4.2. Di questi investimenti “a fondo perduto”, circa
830 milioni € sono stanziati per le Regioni del Sud Italia e dovrebbero consentire di attenuare l’inefficienza nella dispersione idrica senza un aumento tariffario per i cittadini.
La sfida di questi investimenti epocali vede sullo sfondo numerose realtà ancora non preparate, con strutture esigue o spesso con aziende (e talvolta ancora realtà comunali) non ancora affidatari del servizio da parte di Autorità d’Ambito locali, talvolta anch’esse non ancora definite ed operative. A causa di queste criticità molte aree di regioni come Sicilia e Calabria sembrano perdere l’ennesima occasione di riscatto. Altri territori invece, in particolare in Campania, Puglia, Basilicata ed in alcune aree della Sicilia, gestiti da aziende che hanno svolto un approccio industriale ed aggregativo, in linea coi dettami normativi e regolatori, sembrano avere l’occasione giusta per aumentare la qualità del Servizio fornita ai cittadini, in risposta anche alle esigenze di Qualità Tecnica richieste da ARERA grazie alle progressive delibere di regolazione negli ultimi 4 anni.
Il convegno si pone l’obiettivo di analizzare lo stato attuale del Servizio, grazie ad un confronto costruttivo tra le Utilities dei diversi territori, ma soprattutto di fornire esempi positivi di Gestori e supporti fattivi di Technology Providers per superare il gap dell’efficienza di trasferimento della risorsa idrica nell’intero territorio nazionale ed in particolare nel Sud del Paese.