Il T.U. sulle partecipate pubbliche contiene norme per ridurre il numero delle società attive in settori che poco o nulla hanno a che fare con l’interesse pubblico. Nel provvedimento aleggia una certa sfiducia nei confronti della gestione pubblica: quella stessa miopia che ha alimentato il conflitto ideologico che dall’articolo 23 bis ha condotto al referendum del 2011.