A due anni dall’approvazione del Pacchetto economia circolare da parte del Parlamento Europeo, è in arrivo la legge nazionale di recepimento della direttiva “madre”, quella sui rifiuti. Entro il mese di luglio la nuova norma nazionale, che modificherà l’attuale Testo Unico Ambientale, entrerà in vigore, con importanti novità che impatteranno in modo sostanziale sul settore.
Vediamo quali.
Ci sarà una nuova classificazione dei rifiuti assimilabili non domestici provenienti da “altre fonti”, simili a quelli urbani. Obiettivo della Direttiva Europea è arrivare ad una classificazione omogenea a livello della Ue della nozione di rifiuto urbano.
In Italia il provvedimento potrebbe avere un impatto importante: secondo uno studio del centro studi REF si genererebbe un aumento del quantitativo di rifiuti urbani di 8 milioni di tonnellate l’anno, portando il totale dei rifiuti urbani a 38 milioni di tonnellate, contro i 30 di adesso (2018). Un incremento che deriverebbe dall’allineamento delle diverse percentuali regionali di rifiuti assimilati rispetto ai rifiuti urbani: si va da una ripartizione 50/50% dell’Emilia ad un rapporto 2/98% della Basilicata.