Investments in the integrated water management in Italy are lower than needed and inferior to what could be done. In the new regulatory period the expected change of pace shall not take place. This is partly due to the unwillingness of the local regulatory bodies to increase the tariffs, as they have raised a lot in the latest years, and the inadequacy of the interventions planning. Last but not least, the realisation rate, not higher than 80% of the planned interventions looms over the outcome of the entire process.
I costi operativi nel nuovo periodo regolatorio
Metodo tariffario e full cost recovery sono gli ingredienti che la regolazione indipendente ha messo a disposizione del servizio idrico integrato per rilanciare gli investimenti. Una occasione per recuperare il ritardo rispetto alle migliori esperienze europee. A distanza di 4 anni, il percorso risulta però solo in parte avviato.
Il secondo periodo regolatorio, appena iniziato, porta con sé la sensazione che in Italia si investa ancora poco, meno di quanto si dovrebbe e di quanto si potrebbe. I dati raccolti dal Laboratorio REF Ricerche mostrano che il “big spurt”, il salto di qualità sugli investimenti, non c’è stato e probabilmente non ci sarà, almeno sino al 2020.
Eppure le premesse c’erano tutte: un fabbisogno elevato, il ritorno di fiducia degli investitori, tassi di interesse ai minimi storici e una enorme massa di liquidità alla ricerca di opportunità di investimento poco rischiose. Condizioni eccezionali, che in futuro potrebbero non ripetersi.
In effetti la programmazione degli interventi per il quadriennio 2016-2019 registra un progresso degli investimenti, seppur di intensità ancora insufficiente: 49 euro/abitante/anno rispetto ai poco più di 40 euro/abitante/anno della programmazione precedente (2014-2017). Le note più positive nel Mezzogiorno, dove gli investimenti dovrebbero registrare un deciso aumento, portandosi verso la media nazionale, grazie alla certezza della tariffa, il cui sostegno più che compensa il calo dei contributi pubblici. Un obiettivo di tutto riguardo, se solo si riuscisse a realizzarlo: in media nazionale, infatti, il tasso di realizzazione degli investimenti non è andato oltre l’80% nel 2015.