Il Vice Direttore del Laboratorio REF Ricerche Samir Traini interviene ad Econmed 2022
EVENTO – 6 aprile 2022 – ore 14.30-18.00
Nel servizio depurazione, la minimizzazione dei fanghi ha ormai fatto il suo progresso scientifico e sta ai
progettisti inserirla nelle opere di adeguamento e potenziamento degli impianti di trattamento per
consegnare ai gestori le innovazioni ormai note.
Sebbene ormai si stiano diffondendo tecnologie per ridurre il tenore in sostanza secca dei fanghi di
depurazione, dopo la fase di disidratazione meccanica, resta ancora un grosso problema da risolvere per
l’ultimo miglio dei fanghi di depurazione delle acque reflue civili dopo la loro disidratazione ormai sempre piu’ meccanica ed energeticamente efficiente. Impianti a serre solari, bioessiccamento ed essiccamento termico a bassa temperatura sono tecnologie già applicabili a seconda degli spazi disponibili e dei quantitativi annui da trattare in singoli impianti o in hub centralizzati per più piccoli impianti.
In uno scenario dove ancora da alcuni anni non si concretizza il tanto atteso aggiornamento normativo sui fanghi di depurazione, mancano tecnologie diffuse in larga scala per evitare di conferire i fanghi essiccati anche sino ad oltre l’80% in sostanza secca, nei pochi centri di compostaggio disponibili o nelle discariche con sempre piu’ limitata capacità di ricezione annua, ed entrambi con criticità sempre piu’ crescenti a causa dei limiti normativi richiesti per accedere.
Tali limiti normativi richiesti per l’accesso hanno fatto lievitare i costi dei controlli analitici sui fanghi senza
assicurare che concretamente ci sia un sito che li possa ricevere, nel rispetto della prossimità dei luoghi di
produzione! E’ necessario pertanto che le soluzioni le trovino i gestori del SII all’interno dei loro siti.
L’intensificazione dei processi con nuove tecnologie è pertanto la soluzione per il futuro, per meglio tutelare l’ambiente è recuperare materia ed energia dai fanghi di depurazione. Il conferimento dei fanghi,
rappresenta una sempre piu’ importante voce di costo gestionale che negli ultimi 4-5 anni ha visto stravolte o impedite le modalità di conferimento.
Il tutto riuscendo a superare ostacoli dettati dalle lungaggini autorizzative che frenano la tempestiva
realizzazione degli interventi, soprattutto quando sono coinvolti più enti competenti nell’autorizzare in AIA un sito per il trattamento di rifiuti.