Il recente dibattito s’interroga sul ruolo che i cittadini possono avere nell’orientare i percorsi di sviluppo del SII. Si richiede una maggior influenza sulla gestione a fronte di un servizio complesso, in cui le competenze tecniche richieste sono elevate. Uno scambio di informazioni serio, proficuo e bidirezionale può essere intrapreso per promuovere tale percorso di stakeholder engagement.
Cittadini informati, cittadini più consapevoli.
Anzi di più, cittadini “illuminati”, se si accetta la definizione del politologo statunitense Robert Dahl e la sua idea di “buona democrazia”.
In ogni caso, è possibile applicare la stessa equazione conoscenza-consapevolezza anche quando si parla di servizio idrico e ci si interroga sul grado di conoscenza che ne abbiamo noi utenti.
Un tema tutt’altro che marginale dato che l’acqua, come ricordano le Nazioni Unite, è un diritto umano e fondamentale che non può essere trattato come un “bene” qualsiasi. E nello stesso modo, i servizi ad essa associati non sono dello Stato, ma appartengono alla “comunità e non possono in alcun modo essere sottratti alla stessa”, come scritto nel disegno di legge AC 52.
Ma qual è la relazione che unisce noi utenti alle aziende idriche? E quanto sappiamo delle attività che svolgono? Il nostro Laboratorio ha provato a rispondere a queste due domande attraverso una recente indagine che ha coinvolto oltre 1000 cittadini sparsi sul territorio nazionale.
Da quanto emerso, si nota come il legame fra utenti e gestori sia, ad oggi, fragile, incompiuto e talvolta caratterizzato da una scarsa stima e da un senso generale di sfiducia. Una relazione lontana, dunque, dall’essere soddisfacente e che soffre di difficoltà nella comunicazione, con il dialogo quasi interamente incentrato su questioni amministrative o burocratiche come pagamenti, reclami, solleciti[1] e con i cittadini che lamentano di essere poco o per nulla ascoltati nelle loro esigenze.
Ugualmente confusa, carente e spesso erronea è anche la conoscenza che l’utente medio ha delle attività delle aziende idriche. Per esempio, la maggior parte degli italiani presi a campione non va oltre a quelle più logiche e visibili come la distribuzione dell’acqua nelle case, senza che vengano citati compiti come la manutenzione delle reti o i controlli sulla potabilità. Per non parlare della depurazione o degli investimenti per migliorare la qualità del servizio.
Ma la nostra indagine è andata oltre la semplice registrazione di una situazione. Abbiamo fatto un passo in avanti per capire se colmando il vuoto di conoscenza che gli utenti mediamente hanno riguardo alle aziende del settore idrico attraverso un’azione informativa si arrivasse a un cambio nel giudizio sul servizio in generale, ma anche sui bisogni degli utenti. In altre parole, se una maggiore conoscenza potesse portare a una maggiore consapevolezza.
Ai cittadini coinvolti sono, dunque, state date delle informazioni – in modo chiaro e semplice – su aspetti relativi al funzionamento del servizio, alle prospettive future, alle ricadute sull’ambiente e a quelle sulla cittadinanza. Non solo. È stato illustrato – sempre in termini facilmente comprensibili – il percorso di miglioramento che l’Authority, cioè ARERA, ha previsto per il settore.
Una volta fornito un quadro della situazione soddisfacente, vengono presentati tre differenti scenari tra cui scegliere. Ai rispondenti viene richiesto di indicare:
- se sono disposti a pagare una bolletta più salata a fronte di un miglioramento del servizio;
- se desiderano mantenere le condizioni attuali, ovvero stessa qualità del servizio in cambio del medesimo prezzo;
- se preferiscono invece un peggioramento del servizio in cambio di un risparmio sulla bolletta dell’acqua.
Non solo. Queste tre opzioni sono state spiegate mostrando, nel concreto, quali possono essere le ricadute pratiche sul quotidiano, così da facilitarne la comprensione.
La scelta A si collega al concetto di Willingness To Pay (WTP) o volontà dichiarata dagli utenti di sborsare più denaro in cambio di un servizio migliore. Qual è la relazione che intercorre tra “conoscenza” e “disponibilità a pagare”?
Come dimostrano i risultati dell’indagine condotta, a seguito di informazioni più approfondite – e dunque di una maggiore conoscenza – aumenta la “disponibilità a pagare” dei cittadini intervistati. Una crescita che – potremmo dire – va di pari passo con la consapevolezza di ciò che si vorrebbe vedere migliorato.
Ma allora come si sono divisi gli italiani? La maggioranza (43%), scegliendo l’opzione A, si dice pronta a pagare di più per avere un servizio qualitativamente superiore. Il 40%, optando per la B, è soddisfatto della situazione attuale, mentre solo il 16% afferma di voler sborsare meno denaro, anche se questo significa un peggioramento del servizio.
Che la conoscenza sia uno strumento potente per decidere in maniera più consapevole (e ponderata) lo dimostra il fatto che vi è un’evoluzione tra le riposte che gli stessi intervistati hanno dato “prima” e “dopo” aver ricevuto le informazioni.
Questa trasformazione del giudizio è da intendersi come l’effetto di una maggiore conoscenza, e quindi la sintesi del percorso di costruzione che vede coinvolti cittadini, gestori, regolatori ed ambiente. I primi avendo espresso desideri e priorità, i cui dettagli tecnici ed economici sono stati studiati da gestori e regolatori, con una prioritaria attenzione alle ricadute ambientali.
Questo rinnovato valore del dialogo, quindi, è fondamentale da costruire e valorizzare, perché è attraverso di esso che si costruisce una cittadinanza consapevole. Su ogni questione, dall’acqua a tutte quelle altre che riguardano la vita pubblica di una comunità.
Un grande risultato, soprattutto in questi anni, nei quali la conoscenza non trova sempre adeguati spazi di discussione.
[1] Aziende idriche e cittadini: un’alleanza da (ri)costruire e coltivare, Contributo n. 132 – REF Laboratorio Servizi Pubblici Locali, novembre 2019 [scarica documento] e Gli italiani, l’acqua e le aziende del settore idrico. Una relazione ancora troppo debole di Donato Berardi, Michele Tettamanzi, Samir Traini [leggi articolo]