Sono molti i Comuni che si accingono ad adottare la tariffa puntuale in luogo del tributo (Tari). La tariffa puntuale è tra gli strumenti indicati dalla Direttiva 851/2018 sull’economia circolare, perché in grado di veicolare segnali di prezzo coerenti con la gerarchia dei rifiuti, incarnare il principio «chi inquina paga» e favorire una più equa ripartizione dei costi tra le utenze.
Articoli correlati
La procedura avviata da ARERA per l’introduzione di un regime regolato alle tariffe del teleriscaldamento rischia di essere...
I rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche sono uno dei flussi più rappresentativi e in crescita della società...
n. 251 – Rifiuti – RAEE: prevenzione, riutilizzo e riciclo per rispondere al fabbisogno di materie prime critiche,...
Perseguire impegni ambientali stringenti, come fa l’Europa, può creare problemi di consenso. Un aiuto per mitigare le conseguenze...
Entrato in vigore a fine 2022, il Testo unico sulla disciplina dei servizi pubblici locali riordina il settore...
Alle imprese si chiede sempre più di operare in modo ambientalmente e socialmente sostenibile. La trasformazione richiede investimenti...