La ricetta di Ref Ricerche su tassazione e agevolazioni presentata al Verde e Blu festival di Milano

Nell’ambito dell’evento Fise Assoambiente “Per una Strategia Nazionale dei rifiuti – La strategia nazionale mette le gambe” tenutosi a Milano lo scorso 25 settembre (v. Staffetta Rifiuti 25/09), è stato presentato da Donato Berardi uno studio di Laboratorio REF Ricerche sul tema degli strumenti economici a sostegno dell’utilizzo dei materiali riciclati e da fine rifiuto dal titolo “Un’economia circolare che non gira da sé”. L’esposizione si apre mettendo in evidenza la rilevanza economica del comparto, con un valore della produzione della gestione di rifiuti che si attesta sui 25 miliardi di euro e con la definizione degli strumenti economici attualmente in campo (Tari, ERP, incentivi, investimenti pubblici ed ecotassa) per realizzare la gerarchia dei rifiuti (prevenzione, preparazione, riciclaggio, termovalorizzazione, smaltimento). In seguito viene analizzata, utilizzando i dati del 2018, la consistenza finanziaria della TARI (oltre 10 miliardi di euro), degli incentivi energetici (877 milioni), del contributo ambientale CONAI (572 milioni), degli investimenti pubblici (131 milioni) e delle imposte ambientali (603 milioni), per un totale di quasi 13 miliardi di euro su cui la TARI pesa per circa l’83%. Nonostante ciò la Tariffa Rifiuti, pur in crescita del 13% negli ultimi 10 anni, non è riuscita a modificare i comportamenti dei consumatori verso una minore produzione di scarti e ha visto una forte sperequazione in termini di costi e di servizio offerto sul territorio nazionale. Il divario tra il Nord e il Sud del Paese è nell’ordine del 40%, con l’aggravio per i Comuni meridionali dovuto in gran parte alla mancanza di impianti e agli elevati costi di gestione.

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